Nati dall’idea dei fratelli Mannessman, che nel 1886 ottennero il brevetto mondiale per una macchina perforatrice a due rulli incrociati (rotary piercing), i tubi senza saldatura precedettero i tubi saldati e trovarono subito largo impiego nell’industria. Successivamente il processo di produzione venne migliorato grazie all’aggiunta di nuovi macchinari, come la macchina automatica per la laminazione del tubo realizzata nel 1903 dalla azienda svizzera Ritteriefel, e successivamente come i vari tipi di macchine di estrusione e laminazione e di macchine spingitubo.
Prima che la tecnologia di produzione dei tubi saldati – che è successiva a quella dei tubi senza saldatura – raggiungesse la sua maturità, gli utilizzi erano diversi, visto che i tubi saldati erano tipicamente indicati per applicazioni low cost e in presenza di basse pressioni. Successivamente, grazie ai progressivi miglioramenti, i due tipi di tubi sono divenuti pressoché equivalenti, fatto salvo per alcune specifiche tecniche relative a spessori e diametri. Resta che per elevate pressioni di esercizio – superiori ai 250 bar – si preferiscono ancora i tubi senza saldatura, ritenuti più affidabili.
Partendo dal prodotto di base presente sul mercato, la superiorità dei TUBI Alta è dovuta alla lavorazione interna dei tubi che ALTA realizza in proprio con macchine e tecnologie proprietarie ed esclusive (una finitura che si adatta tanto ai tubi saldati quanto a quelli senza saldatura).
Sono pertanto particolarmente indicati per cilindri oleodinamici (che trovano impiego in macchine utensili, robot, carrelli elevatori, ascensori, gru, macchine agricole, paratie automatiche, generatori eolici, etc…) e per accumulatori oleodinamici: in pratica in ogni movimento assistito che richieda potenza e forza (idraulica nel nostro caso), con applicazioni delle più varie: dai compattatori di immondizia, agli apri cancelli, sino ai servosterzi delle auto e dei mezzi pesanti, dalle movimentazioni ferroviarie, alle presse e alle piegatrici.
I tubi senza saldatura per cilindri prodotti da ALTA Spa dalle elevate caratteristiche meccaniche e realizzati anche con acciai speciali.
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I tubi senza saldatura per accumulatori prodotti da ALTA Spa: ampia gamma dimensionale, elevate caratteristiche meccaniche e realizzazioni ad hoc.
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Il processo prende il via attraverso l’iniziale foratura di tondoni, prima produzione derivata dalla colata di acciaio fuso. I tondoni, portati a una temperatura di circa 1100° per ottenere la massima duttilità, vengono forati a caldo (vedi il video qui sotto) mediante un astone dotato di una punta a ogiva che viene spinto con grande potenza contro il tondone che ruota. Alla operazione sommata di spinta e rotazione consegue la foratura con il risultato dell’allungamento del tondone mentre si sta trasformando in tubo. Il tubo così formato, ancora molto grezzo, si denomina “tubo madre” Le acciaierie sono dotate di strumenti con i quali produrre due o tre tubi madre, ciascuno in dimensione diversa e progressivamente di diametri inferiori in conformità alla diversità della gamma dimensionale di produzione e vendita. La lavorazione prosegue con l’immissione di uno dei tubi madre in un laminatoio a caldo di riduzione, che ruotando e comprimendo la sola superficie esterna, sfrutta la residua duttilità ridotta dalla diminuzione di temperatura, e migliora la superficie esterna e le tolleranze. I laminatoi sono dotati di numerose gabbie in successione, che hanno la capacità di ridurre ancora la dimensione esterna fino a quella di cui era stata programmata la produzione.
La produzione dei tubi senza saldatura avviene rigorosamente utilizzando acciai di alta qualità.